DONNA IN VIAGGIO
Maratona dei canederli in Alto Adige
Una gustosa giornata tra canederli, sci e natura
di Susanna Sforza
Il 17 gennaio a Casies, in Val Pusteria nella regione di Plan de Corones – Alto Adige – si terrà la tradizionale Maratona dei canederli. Ho preso parte a una precedente edizione e la trovo un’esperienza davvero imperdibile. Chi pensa, però, che si tratti solo di un’occasione dove
abbuffarsi si sbaglia di grosso, perché prima di arrivare alla tappa dove assaggiare le numerose varietà di canederli, si deve praticare sci di fondo! I più pigri non demordano, poiché potranno essere comodamente trasportati da un punto di ristoro all’altro con un bus navetta o in auto. E allora, pronti, partenza e… tutti in pista!
Il canederlo – per chi non lo conoscesse – è una specialità tipica altoatesina, una sorta di gnocco di pane gigante dalla forma arrotondata, farcito e condito in vari modi; lo si può trovare sia in versione salata, sia in quella dolce. La Maratona dei canederli è un’ottima occasione per assaporarli in tutte le salse e le declinazioni.
La Maratona dei canederli si “correrà” precisamente nella fiabesca Val Casies, una piccola valle adiacente alla Val Pusteria, tempio dello sci di fondo con i suoi 42 km di piste; il virgolettato è d’obbligo, perché non si tratta di gareggiare in una vera e propria maratona, ma di percorrere l’itinerario indicato che, come ogni anno, si snoda ad anello lungo tutta la valle, toccando i vari centri, a piacere, con un paio di sci, a piedi o, come già indicato, in bus navetta oppure in auto. La specialità altoatesina dalla forma rotonda e invitante è servita in ristoranti, rifugi o malghe dislocate lungo l’intera pista di fondo. Chi sciando si trova di passaggio davanti a uno di questi punti di ristoro, può fermarsi per una sosta in cui si rilassano i muscoli, ma non la mascella e le papille gustative. L’evento prevede, quindi di fare il pieno di energie a base di canederli, ripartire e raggiungere il rifugio successivo.
In questo tipo di manifestazione, dunque, l’importante non è vincere e nemmeno essere veloci, ma gustare (nel vero senso della parola) il paesaggio, la natura innevata e, soprattutto, i canederli. Quest’ultimi sono i protagonisti indiscussi della kermesse gastronomico-sportiva: sfilano sulle tavole in ricette tradizionali o innovative, in declinazioni salate (canederli allo speck, alle ortiche, ai funghi, al radicchio, pressati con il formaggio grigio o di formaggio, ecc.) e dolci (canederli ripieni di albicocche o di prugne, al gianduia, e tanti altri ancora), consentendo così di conoscere e apprezzareanche altri prodotti legati al territorio.
A discrezione dei partecipanti, se compiere l’intero percorso o solo una parte di esso, a partire dalle h. 11 fino alle h. 16, lasso di tempo nel quale in tutte le cucine si moltiplicano, a ciclo continuo, gustosi canederli.
Unica avvertenza: è rigorosamente vietato tagliare i canederli con il coltello, ma sempre e solo con la forchetta, tentazione a cui spesso rischiano di cadere i turisti e “chi arriva da fuori”.
Credetemi, ne vale davvero la pena! L’esperienza meriterà di essere inserita nell’album dei ricordi e ogni volta che questo lo si andrà a sfogliare ci strapperà un sorriso… Oltre a riattivare le papille gustative!
La gente del posto considera la Maratona dei Canederli una vera e propria tradizione popolare, fedele al motto “Chi suda correttamente, può anche mangiare decentemente”, cioè chi fa sport (e non), può e dovrebbe mangiare bene. Chissà se anche nell’edizione di quest’anno ci sarà il quiz dei canederli, durante il quale – se si risponde correttamente – si possono vincere numerosi premi. E mi raccomando, non dimenticare che i canederli non si tagliano con il coltello: potrebbe essere una delle domande del quiz!
Il bello di queste manifestazioni è che nascono soprattutto per la gente del posto, e non per il turismo, per stare in compagnia a bere e gustare i prodotti del territorio.
Da sapere, sul posto si troverà un dépliant con la mappa della pista e l’elenco dei locali dove sostare con relativi recapiti e l’indicazione della specialità della casa.
Lista della spesa per fare i canederli
Durante il percorso, per chi decidesse di partecipare alla Maratona dei canederli con un mezzo a motore, può approfittarne per acquistare alcuni prodotti locali, come formaggi, vini, miele, speck, confetture, a ricordo di questa particolare giornata.
Appena fuori dal circuito, ci si può imbattere in una vera e propria caccia al tesoro alla ricerca degli ingredienti per la preparazione dei canederli.
Il caseificio Maso Gatscherhof di Chienes (www.gatscher.it) è una piccola realtà, ma offre prodotti davvero speciali, latticini vari (formaggi, burro, yogurt) naturali, semplici e aromatizzati, uova e confetture prodotte in loco dal sapore estasiante. Qui si può scoprire quale formaggio (per esempio, formaggio di montagna, Graukäse-formaggio grigio di malga, Tilster) e tipo di burro (quest’ultimo deve essere di sapore leggermente acidulo) sono più indicati per fare i canederli. Josef, il proprietario, sarà lieto di fornire consigli utili e guidare nella visita del maso.
Il panificio Gatterer Paul (tel. 0474 565312), sempre a Chienes, ogni giorno produce circa 55 tipi di pane e offre un’idea precisa e dettagliata sulla qualità utilizzata nell’impasto del famoso gnocco altoatesino. Più km 0 di così! Qui si può imparare anche come va tagliato il pane per i canederli e il perché, tra i più di 100 tipi di pane dell’Alto Adige, solo pochi tipi sono adatti per i canederli.
Al maso Eggerhöf ad Anterselva si può trovare lo speck più adatto alla preparazione dei canederli con questo ingrediente. Il maso è anche agriturismo e produce altri prodotti, come latte, formaggio, uova e yogurt, oltre a gustosissimi succhi di frutta fresca e biologici. Il maso Eggerhöf rientra nell’elenco del Gallo Rosso.
Poco lontano da Chienes, precisamente a Falzes, si trova Bergila (www.bergila.it), un’azienda centenaria che produce erbe aromatiche, oli essenziali, tisane, estratti idroalcolici, olio di pino mugo, grappe e cosmetici, il tutto sotto l’insegna del biologico. In loco, si può visitare la casa museo e il miracoloso giardino delle erbe, per conoscere le “medicine” che madre natura offre a ognuno di noi.
I canederli
Squisite polpette dalle dimensioni calibrate, solitamente a base di pane, latte, uova e formaggio, rappresentano, insieme allo speck, il simbolo gastronomico della regione.
Per gli ingredienti semplici ed economici, erano considerati un piatto povero in cui si utilizzava il pane raffermo e ciò che rimaneva in dispensa. Ogni famiglia dispone una sua ricetta, ma in qualche modo sono stati codificati ingredienti e dosi.
I canederli possono anche essere di patate, di semolino o di grano saraceno, avere la forma classica tonda o leggermente schiacciata, consumati asciutti o in brodo, lessati o fritti, e chi più ne ha, più ne metta. Ecco la ricetta base dei canederli.
Karl Baumgartner, uno dei più rinomati chef altoatesini, è anche un eccezionale maestro nell’insegnare l’arte dei canederli – in tedesco, pressknödel. Si può incontrare lo chef “stellato” al ristorante Schöneck a Issengo/Falzes e chiedergli di sverlare alcuni dei suoi trucchi: dal pane bianco raffermo di qualche giorno con tanta mollica e una crosta sottile, all’acqua frizzante da usare al posto del latte per ammorbidire l’impasto, donandogli più leggerezza. Nell’elenco delle qualità di Baumgartner, oltre a quella di straordinario chef, si possono inserire anche la cordialità e la simpatia.
Da leggere:
di Gasteiger Heinrich – Wieser Gerhard – Bachmann Helmut
Athesia – € 12 circa
Dove dormire
Taubers Vital Hotel a Chienes/San Sigismondo (wwww.taubers-vitalhotel.com)
È il primo hotel biologico dell’Alto Adige, costruito già vent’anni fa secondo i criteri della bioarchitettura. La filosofia del biologico comprende tutti gli aspetti dell’ospitalità curata dalla famiglia Tauber: “Ecco chi siamo: Siamo bio, bio dalla pelle al cuore.” Qui, è ottima anche la cucina.
Dove mangiare
al di fuori del circuito della Maratona dei canederli
- Ristorante Schöneck a Issengo/Falzes (tel. 0474 565550). Ambiente molto accogliente dove gustare piatti tradizionali cucinati dallo chef Karl Baumgartner di altissimo livello superlativo.
- Ristorante La Passion a Vandoies (tel. 0474 868595). È forse il ristorante “stellato” più intimo e famigliare dell’Alto Adige con solo una ventina di coperti. Lo chef Kerschbaumer varia quasi ogni giorno il menù. Il ristorante è gestito dai proprietari stessi.
all’interno del circuito della Maratona dei canederli
- Hotel Stoll – tel. 0474 746916 – www.hotelstoll.com. Qui si possono gustare i canederli alle erbette (timo, basilico, rosmarino ed erba cipollina) con formaggio fresco di malga. Essendo un hotel, si può anche pernottare.
- Hotel Leitenhof – tel. 0474 948027 – www.leitenhof.com. Un luogo delizioso dove assaggiare i canederli di patate ripieni di radicchio. Si può anche pernottare.
- Albergo Kahnwirt – tel. 0474 978409 – www.kahnwirt.it. Gestito dalla famiglia Kahn, offre piatti preparati con ingredienti di produzione propria. Da provare, i canederli di speck con gulasch e insalata di crauti. Kahnwirt dispone di due strutture, una adibita ad alberto e l’altra a residence con appartamenti.
- Baita Talschlusshütte – tel. 0474 948560 – Imperdibili i canederli alle mele con filetti d’arancia
Per info:
Associazione Turistica Val Casies
tel. 0474 978436
S. Martin 10a
info@gsieser-tal.com – www.gsieser-tal.com/it
