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L’altra metà del cielo: la storia delle donne volanti
Forse non tutti sanno che, in principio, il volo aereo, come pilota, non era solo una prerogativa maschile. I primi decenni del Novecento videro fiorire una serie di donne pilota di aerei in tutto il mondo, che si contraddistinsero come e più dei colleghi uomini. La prima italiana a spiccare il volo e ottenere il brevetto fu Rosina Ferrario, nel 1913. Negli anni ’30, divennero famose anche la marchesa Carina Negrone, genovese, con il suo record di altezza, superando i 12 mila metri senza ossigeno, e la giovane Gaby (Gabriella) Angelini, che raggiunse gli onori di cronaca in un batter d’ali con il raid delle capitali europee; le sue emozioni e gesta le racconta essa stessa nel Diario di Gaby, pubblicato postumo da A. Mondadori.
Durante Seconda Guerra Mondiale, “…nessuno degli eserciti dello schieramento nazifascista poteva immaginare che a rispondere alla tempesta di fuoco da essi scatenata sulla pianura del Don, vi fossero le più celebri eroine dell’aria dell’URSS, studentesse e operaie patite del volo. Non se ne resero subito conto neppure i piloti della Luftwaffe, che qualche settimana dopo avrebbero bollato, nei loro volantini, con l’epiteto Streghe della notte, le volontarie del 588° reggimento femminile da bombardamento leggero notturno…” (dal libro “Le streghe della notte” di Marina Rossi). Queste eroine salvarono il proprio Paese, arrestando l’avanzata nemica, nonostante pilotassero aerei fatti di carta e di legno e maneggiavano le bombe con le mani, mentre i colleghi uomini si avvalevano dei più tecnologici Yak. L’Unione Sovietica arrivò a formare tre Reggimenti aerei, esclusivamente su personale femminile, guidati da Marina Raskova, già detentrice di alcuni record in ambito aeronautico.
Amelia Earhart fu un esempio e motivo di orgoglio nazionale americano. Fu la prima donna pilota ad attraversare l’Atlantico nel 1932. Dalle sue gesta rispolverate sono usciti un libro Ero Amelia (Bompiani) nel 1996 che più tardi, nel 2009, divenne il film Amelia con Hilary Swank, nella parte della protagonista, e Richard Gere nel ruolo del marito.
Il comandante Fiorenza de Bernardi, ora una simpaticissima e brillante ottantenne, figlia del grande Mario, fu la prima pilota di linea italiana, tanto da essere citata nel libro dei Guinness dei Primati.
Le donne, ormai, sono entrate a tutti gli effetti nell’aeronautica moderna e spaziale, anche se i più le considerano delle pioniere, dimenticando o non sapendo che molte, a partire già da un secolo fa, cavalcavano cavalli d’acciaio nel cielo infinito.
Conferenza il 15 maggio h. 11 – Aula Magna, DAMS di Imperia
Una piccolissima mostra di documenti, libri, video e foto dell’epoca e interviste alle ormai attempate (e sopravvissute) Streghe della Notte.
Marina Rossi, autrice del libro, tra i tanti, e massima esperta de “Le Streghe della notte”, docente di storia contemporanea all’università di Trieste – ospite d’onore
Fabio Caffarena, docente di storia contemporanea all’università di Genova e autore di numerosi libri in materia
Susanna Sforza, giornalista
